Giardini
Partecipano: Evelyne Bloch-Dano , Michael Jakob, Stefano Mancuso, Elena Volpato,
Programma
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Saluti avv. Marco Borradori sindaco di Lugano
Cristina Bettelini presidente di “Fare arte nel nostro tempo”
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Giardini urbani, botanici e letterari – estratti dalle Teche della Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana (RSI)
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Stefano Mancuso Futuro vegetale - le piante hanno già inventato il nostro futuro
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Michael Jakob La panchina nel giardino ovvero lo sguardo eterodiretto
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Evelyne Bloch-Dano Giardini di carta: passeggiata nei giardini della letteratura francese, da Rousseau à Mondiano
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Dialogo e Chiusura
Modera: Elena Volpato, storica dell’arte, curatore della collezione di video d’artista alla Fondazione Torino Musei GAM
Programma PDF
Come arrivare
Fondazione Feltrinelli, Viale Pasubio 5, Milano
In metropolitana: la fermata più vicina è Garibaldi FS, si prosegue poi a piedi
Contributi e partners
Con il patrocinio di Città di Lugano Consolato Generale di Svizzera a Milano Camera di Commercio della Svizzera in Italia |
In collaboradione con CORSI Con il sostegno di Ricola |
Partners
Un ringraziamento |
Evelyne Bloch-Dano

Evelyne Bloch-Dano insegna lettere moderne, è scrittrice e critico letterario. Tra i suoi libri si annoverano diverse biografie di donne tra cui Madame Zola (Grasset, Prix des lectrices de ELLE), Madame Proust (Grasset, Prix Renaudot de l’essai, traduz.it. Il Melangolo, 2006) e Le dernier amour de George Sand (Grasset). E’ autrice dei romanzi La Biographe e Porte de Champerret e di saggi letterari quali Mes maisons d’écrivains (Tallandier), La fabuleuse histoire des légumes (Grasset) e Jardins de papier (Stock, 2015 Grand Prix Versailles Lire au jardin, traduz.it. Giardini di carta, ADD ed.). Evelyne Bloch-Dano è membro di prestigiose giurie letterarie quali il Prix Femina e il Prix François Mauriac ed è presidente del Prix du Cercle littéraire proustien.
Michael Jakob

Michael Jakob, cattedratico di Lettere Comparate all’Università di Grenoble, nonché professore di storia e teoria del paesaggio presso HEPIA (Ginevra) e al Politecnico di Losanna (EPFL). Fondatore e direttore della rivista internazionale Compar(a)ison e della collana Di monte in monte, Tararà, Verbania. Oltre a numerosi articoli e saggi ha pubblicato sul tema: Paesaggio e letteratura, Olschki, 2005; Paysage et temps, Infolio, Gollion 2007; Il giardino allo specchio. Percorsi tra pittura, cinema e fotografia, Bollati Boringhieri, 2009; Le jardin et les arts, Infolio, Gollion 2009; Il paesaggio, Il Mulino, 2009; El jardín y la representación, Siruela, 2010; Mirei Shigemori, Shigemori e il nuovo linguaggio del giardino giapponese, Tararà, 2012; The swiss touch in landscape architecture, Tararà, 2013; Sulla panchina, Einaudi, Torino 2014; Cette ville qui nous regarde, b2, 2015.
Stefano Mancuso

Stefano Mancuso, professore all’Università di Firenze e Fellow Professor all’Università di Kitakyushu, è direttore del LINV (Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale www.linv.org) con sedi in Italia e in Giappone, e della rivista Plant Signaling & Behavior. È il cofondatore della neurobiologia vegetale, disciplina che studia i segnali e la comunicazione nelle piante a tutti livelli di organizzazione biologica, dalla singola molecola alle comunità ecologiche. È accademico ordinario dei Georgofili e accademico Corrispondente dell’accademia delle arti e del disegno di Firenze. Ha scritto numerosi libri su comunicazione e comportamento dei vegetali. La rivista La Repubblica ha inserito il suo nome nella lista dei 20 italiani destinati a cambiarci la vita. È cofondatore di PNAT (www.pnat.net), una start-up che produce innovazione tecnologica ispirandosi al mondo vegetale. Fra i suoi ultimi libri ricordiamo Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale, Giunti, 2013, tradotto in 18 lingue (premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2015; Premio Gambrinus 2015; Wissenschaftbuch des Jahres; 2016 premio austriaco per libro scientifico dell’anno); Uomini che amano le piante, Giunti, 2014 e Biodiversi, scritto con Carlo Petrini, Giunti, 2015.
Elena Volpato

Elena Volpato è conservatore e curatore presso la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Ha dato vita nel 1999 alla Videoteca GAM, prima collezione pubblica di video d’artista in Italia. Dal 2009 è conservatore responsabile delle collezioni del contemporaneo del museo. Ha insegnato come docente a contratto in diverse accademie italiane tra cui l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e la NABA di Milano. Ha curato mostre e ha collaborato alla realizzazione di rassegne di video d’artista in numerose istituzioni internazionali come il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia e la Tate Modern di Londra. Ha pubblicato saggi dedicati alla storia del video e a diversi temi di arte contemporanea. Ha collaborato con Saturno, supplemento culturale del Fatto Quotidiano nel 2011 e 2012. È stata membro del comitato scientifico della Fondazione Giulio e Anna Paolini nel 2014 e 2015 seguendone le pubblicazioni e i progetti scientifici. Dal 2016 è membro del Comitato scientifico dell’Archivio Carol Rama. È inoltre curatore delle esposizioni di FLAT – Fiera del Libro d’Arte di Torino. Collabora dal 2013 con l’Associazione Fare arte NEL nostro tempo di Lugano.