Eventi
Rassegna Giardini
venerdì, 18 novembre 2016 – sabato, 19 novembre 2016
Giardini
Daniel Buren, Franco Cardini, Michael Jakob, Koji Kuwakino, Stefano Mancuso, Luciana Repici, Massimo Venturi Ferriolo, Elena VolpatoLuoghi di confluenza e di elaborazione di idee, simbolo di una privilegiata condizione umana perduta ma recuperabile.
«God Almighty first planted a garden. And indeed, it is the purest of human pleasures» Francis Bacon, Essays, Of Gardens, incipit.
venerdì, 18 novembre 2016 – sabato, 19 novembre 2016
Giardini
Daniel Buren, Franco Cardini, Michael Jakob, Koji Kuwakino, Stefano Mancuso, Luciana Repici, Massimo Venturi Ferriolo, Elena VolpatoLuoghi di confluenza e di elaborazione di idee, simbolo di una privilegiata condizione umana perduta ma recuperabile.«God Almighty first planted a garden. And indeed, it is the purest of human pleasures» Francis Bacon, Essays, Of Gardens, incipit.
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Venerdì 18 novembre 2016
Studio 2, RSI, Lugano-Besso
Elena Volpato moderatrice.
Sabato 19 novembre 2016
Aula Magna, Università della svizzera italiana, Lugano
Elena Volpato moderatrice, storica dell’arte.
Pausa
Pausa
Pausa
Contributi e partner
Con il patrocinio della Città di Lugano:
In collaborazioni con
Partners
- MASILugano, Museo d’Arte della Svizzera italiana
- i Cineclub del Cantone Ticino
- Pro Museo Associazione degli Amici del Museo Cantonale d’Arte
- l’Associazione Ticinese di Belle Arti
- L’Ideatorio dell’Università della Svizzera Italiana
- Fai Swiss
- ChiassoLetterari
Roberto Casati
Casati ha studiato il fenomeno percettivo delle ombre e il loro contributo alla ricostruzione delle scene tridimensionali grazie alla scoperta di doppie dissociazioni nella rappresentazione delle ombre, scoprendo o prevedendo svariate illusioni percettive.
Una parte della sua ricerca La scoperta dell’ombra, tradotto in otto lingue, ha riguardato il modo in cui l'ombra è stata rappresentata nella pittura ed è stata usata per il ragionamento geometrico, in particolare in astronomia
È autore di numerose pubblicazioni.
Michel Ciment
È maitre de conférences all’Université Paris VII e ha svolto conferenze e seminari in molte università. Collabora alla produzione di programmi radiofonici per Radio France Culture (Projection Privée).
Ha pubblicato interviste e monografie sul cinema tradotte in molte lingue, in particolare su Francesco Rosi, Erich Von Stroheim, Joseph Losey, Stanley Kubrick, Elia Kazan, John Boorman (Paris, Calmann-Lévy, 1985, premio del British Film Institute, Best Film Book of the year), Theo Angelopoulos, Abbas Kiarostami, Fritz Lang, Jane Campion e in genere sul cinema americano.
È stato responsabile dell’edizione di enciclopedie sul cinema ed ha fatto parte della giuria di numerosi festival.
È Chevalier de l’ordre du Mérite, Officier dans l’ordre des Arts et des Lettres e gli è stata conferita la Legione d’onore.
È presidente d’onore della FIPRESCI (Federazione internazionale della stampa cinematografica).
Michel Frizot
Incaricato presso il Centre National de la Photographie (1982-1989) ha curato mostre e progetti editoriali.
Per il centocinquantesimo dell’invenzione della fotografia, ha pubblicato Histoire de Voir, tre volumi, collezione Photo Poche, e ha intrapreso la Nouvelle Histoire de la Photographie, Paris, Adam Biro/Bordas, 1994; sec. ed. Larousse 1998, tradotto in tedesco e in inglese (1050 illustrazioni, 33 collaboratori).
Attraverso i suoi lavori, cataloghi e numerosi articoli scientifici, Michel Frizot è stato pioniere in Francia nel riconoscere tutte le pratiche fotografiche rispetto ad altri modi di produzione delle immagini, esplorando le implicazioni dell’operatore, del soggetto fotografato e di chi guarda.
Con Toute photographie fait énigme, 2014, Maison européenne de la photographie e ed. Hazan, ha spostato gli interrogativi verso la condivisione delle sensazioni che la fotografia può suscitare.
Alcune sue opere recenti: Henri Cartier-Bresson, Scrapbook, 1932-1946; Steidl, 2006; Photo Trouvée, Phaidon, 2006; VU, un magazine photographique, La Martinière, 2009; André Kertész, Hazan, 2010; Germaine Krull, Hazan, 2015.
Anthony McCall
Espandendo la nozione di cinema e permettendo un’esperienza più complessa di coinvolgimento McCall è diventato punto di riferimento per una generazione di artisti che lavorano con film e installazioni.
I suoi lavori sono stati esposti in molti musei e gallerie tra cui al Whitney Museum, New York, 2001-02; al Museum Moderner Kunst, Vienna, 2003-04; al Hartware Medien Kunstverein, Dortmund, 2004; alla Hayward Gallery, Londra, 2004; al Centre Georges Pompidou, Parigi, 2004; alla Tate Britain, Londra, 2004; al Kunsthaus Zurigo, 2006; alla Hamburger Bahnhof, Berlino, 2006-07 e 2012; al SFMoMA, San Francisco, 2007; alla Serpentine Gallery, Londra 2007-08; al Hirshhorn Museum, Washington, 2008; al Museum of Modern Art, New York, 2008 e 2010-11; al Hangar Bicocca, Milano, 2009; al Moderna Museet, Stoccolma, 2009; al Serralves Museum of Contemporary Art, Porto, 2011; al Faena Arts Center, Buenos Aires, 2013.
Victor Stoichita
Dopo la laurea all´Università di Roma, ha conseguito un Doctorat d´état ès Lettres alla Sorbona. Ha svolto ricerche ed insegnato presso varie istituzioni internazionali, come l´Institute for Advanced Study di Princeton, il Getty Research Institute di Los Angeles, il Wissenschaftskolleg di Berlino, la Bibliotheca Hertziana (Max-Planck-Institut) di Roma.
È stato Visiting Professor presso l´Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, la Scuola di Studi Umanistici di Bologna e la Harvard University di Cambridge (Massachusetts).
Tra le traduzioni italiane delle sue opere più recenti si segnalano: L´invenzione del quadro, Milano, Il Saggiatore, 1998; Cieli in cornice. Mistica e pittura nel Secolo d´Oro dell´arte spagnola, Roma, Meltemi, 2002; Breve storia dell´ombra, Milano, Il Saggiatore, 2000; L´ultimo Carnevale (con Anna Maria Coderch), ivi, 2002; L´effetto Pigmalione: breve storia dei simulacri da Ovidio a Hitchcock, ivi, 2006.