Relatori 2024
Rassegna Visioni in dialogo
giovedì, 7 novembre 2024 — mercoledì, 4 dicembre 2024

Futuro – l’Occidente

Franco Cardini, Norberto Cappello, Christoph Riedweg, Vincenzo Trione, Stefano Zuffi, David Pizzigoni, Franco Ambrosetti

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Franco Cardini

Franco Cardini, è stato Professore di Storia medievale nelle Università di Firenze e Bari e nell’Istituto di Scienze Umane e Sociali ora Scuola Normale Superiore di Pisa dove dal 2012 è Professore emerito, Directeur d’études all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University. Ha tenuto insegnamenti in vari atenei europei e extraeuropei. Il suo campo di studi principale è la storia delle Crociate e i rapporti sociali e religiosi tra mondo cristiano e musulmano fino alla storia moderna e contemporanea. Il suo ultimo saggio è La deriva dell’Occidente (Laterza 2023). È stato membro dei consigli di amministrazione  della RAI e di Cinecittà sotto la presidenza di Gillo Pontecorvo. Collabora con numerosi periodici e quotidiani. 

Norberto Cappello

Norberto Cappello, Ambasciatore italiano, laurea in giurisprudenza, Advanced International Studies Johns Hopkins University, Bologna Center (1967). 1969-2009 Carriera Diplomatica, Ambasciate a Londra, Teheran, Strasburgo, Lubiana e Minsk. 1992-97 Palazzo Chigi, Consigliere Diplomatico Aggiunto di 3 Presidenti del Consiglio. 

Christoph Riedweg

© photo Daniel Kellenberger
Christoph Riedweg, filologo con specializzazione in greco e musicologo, è stato Cattedratico di Filologia Classica/Studi Greci dal 1993–1996 presso l’Università Gutenberg di Magonza e poi presso l’Università di Zurigo, 2005–2012 direttore dell’Istituto Svizzero di Roma e 2018–2022 presidente del Center for the Study of the Ancient World Zurich presso l’Università di Zurigo. Co-editore di numerose riviste e collane, tra cui Hypomnemata (dal 1997), nel 2022 ha ricevuto il Credit Suisse Award per il miglior insegnamento dall’Università di Zurigo.

Vincenzo Trione

Vincenzo Trione, Professore ordinario di Arte e media e di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università IULM di Milano, Presidente della Scuola dei beni e delle attività culturali. Collabora al «Corriere della Sera». Di lui Salvatore Settis, nella recensione a L’opera interminabile, ha detto: “È il Virgilio che ci accompagna nell’arte del XXI secolo”. Di Prologo celeste, Massimo Recalcati, su “La Repubblica” del 31.12.2023, ha scritto: “Mancava negli studi di storia dell’arte contemporanea, un libro così ampio e rigoroso che consacrasse l’opera di Anselm Kiefer come una tra le più significative dell’ultimo secolo “.

Stefano Zuffi

Stefano Zuffi, storico dell’arte autore di numerosi volumi di divulgazione legati alla storia dell’arte soprattutto rinasci-mentale e barocca. Consulente editoriale per la casa editrice Electa, è stato responsabile di alcune collane di successo al grande pubblico come gli Artbook e dal 2002 I dizionari dell’arte. Tra le sue pubblicazioni la monografia su Dürer, Il Grande Atlante della Pittura (Electa) e Rinascimento (Mondadori) tradotti in più lingue hanno raggiunto una tiratura di oltre un milione e mezzo di copie vendute in tutto il mondo. È responsabile culturale dell’Associazione Amici di Brera e presidente dell’Associazione Amici del Poldi Pezzoli.

David Pizzigoni

David Pizzigoni, architetto, ha disegnato scene e costumi per il teatro (Opernhaus di Zurigo, Staatsoper di Vienna, New National Theatre di Tokyo), Autore di mostre dove utilizza medium pittorici, scultorei e il movimento (Bagatti Valsecchi 2011 e Villa Necchi 2016 Milano, Villa Carlotta Tremezzo 2012, Musei Civici Como 2013 e Galleria Parmeggiani 2013 Reggio Emilia), alla Triennale di Milano numerosi interventi artistici durante la mostra 999 domande sull’abitare, a Osaka personale al Daimaru Museum 2005, a Parigi installazione multimediale Le souffle du vide all’anfiteatro romano Les Arènes de Lutèce, 2005, performance Gardiens al Musée de la Chasse et de la Nature, 2012. 

 

Franco Ambrosetti

Franco Ambrosetti, tra i più grandi musicisti trombettisti e compositori jazz, attivo in Europa e negli Stati Uniti come freelance e con il suo gruppo di musicisti, ha collaborato con i più importanti artisti di fama internazionale. Ha vinto nel corso della sua carriera numerosi premi: Miglior disco in Italia The Band, più volte Premio della critica al Montreux Jazz Festival Award, Italian Jazz Awards 2009, nomination come Best Jazz Act. Autore di molti dischi di grande successo. Tra i numerosi riconoscimenti, anche il titolo di Chevalier des Arts et des Lettres conferitogli dalla Repubblica francese nel 2004.

Anselm Kiefer

Anselm Kiefer, artista tedesco considerato uno dei massimi viventi, prestigiosi musei e istituzioni di tutto il mondo gli hanno dedicato mostre personali. Il Guggenheim Museum di Bilbao ha presentato una grande retrospettiva dedicata al suo lavoro. Nel 2020-21 ha creato un ciclo di dipinti a Palazzo Ducale a Venezia confrontandosi con le tele monumentali esistenti a sottolineare il ruolo dell’arte contemporanea nella riflessione su temi universali con visioni filosofiche. 

Thomas Ruff

Thomas Ruff, allievo dell’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, la sua produzione è una grammatica della fotografia in cui problematizza il tradizionale codice fotografico. Ruff non fotografa semplicemente la realtà, ritrae le realtà e le possibilità della fotografia. Sue opere sono nelle collezioni di numerose istituzioni museali e in importanti collezioni di arte contemporanea private.

JR

JR , (Jean René), artista francese. Ha realizzato Portrait of a Generation, ritratti di “teppisti” suburbani affissi in formato enorme nei quartieri borghesi di Parigi, progetto illegale ufficializzato poi dal Municipio di Parigi (2004-2006) e presentato liberamente per le strade del mondo, attirando l’attenzione di persone che non sono i visitatori dei musei. Nel 2007 ha partecipato alla Biennale di Venezia, ha esposto alla Tate Modern di Londra e al MOCA Museum, Los Angeles.

Richard Misrach

Richard Misrach, uno dei fotografi più influenti della sua generazione, ha contribuito alla diffusione della fotografia a colori di grande formato, con paesaggi sublimi e inquietanti e spazi privi di figure umane ma scanditi dalle loro tracce, con una sensibilità estetica che lo allinea alla tradizione pittorica. I suoi lavori sono stati esposti in molti musei e sue fotografie sono presenti nelle collezioni in molte istituzioni importanti.

Gianluca Bonetti

Gianluca Bonetti, durante anni di ricerca solitaria con le sue immagini fotografiche esprime il senso di solitudine esistenziale della nostra civiltà. Per otto anni ha raccolto testimonianze durante il suo lungo cammino in molte parti del mondo pubblicate nel libro Intimate Wilderness che documenta come ci connettiamo con l’essenza della vita. Da anni fotografa ghiacciai con l’intento di farci sentire parte di qualcosa di più grande dell’individuo preso singolarmente e dell’uomo stesso.

Gian Maria Tosatti

Gian Maria Tosatti, per i suoi progetti sul concetto di identità dal punto di vista politico e spirituale realizza spesso grandi installazioni site specific concepite coinvolgendo le comunità locali e calandosi nei territori per captarne l’essenza. Nel 2015 la rivista internazionale ArtReview lo ha inserito tra i 30 artisti più interessanti al mondo della sua generazione. Artista unico al Padiglione Italia alla 59° Biennale di Venezia (2022) ha avuto mostre personali e collettive presso numerosi musei e fondazioni.

Giovanni Ozzola

Giovanni Ozzola, artista multidisciplinare che vive e lavora alle Isole Canarie. La fotografia, il video e anche i media più tradizionali sono alla base della sua poetica artistica, rappresentazione sia geografica che introspettiva dell’infinito, della luce e di ciò che riesce a disvelare. Gli scatti di Ozzola ci pongono dinanzi a un quesito fondamentale: in che modo i nostri occhi osservano e prendono visione del mondo e delle sue trasformazioni. Ha partecipato a varie biennali e mostre importanti.

Adrian Paci

Adrian Paci, artista albanese, vive a Milano. Si esprime con il video, la fotografia, la scultura e l’istallazione raccontando storie di vita che si trasformano in metafora del vivere collettivo. Parte del suo lavoro rimanda alla tematica della perdita attraverso il racconto del ricordo, dell’abbandono della propria terra per affrontare il futuro che si desidera, condizione di tutti i migranti. La sua partecipazione alla cinquantunesima Biennale di Venezia ha avuto numerosi riconoscimenti internazionali. Ha esposto il suo lavoro con mostre in numerosi musei.

Anna Vivante

Anna Vivante, archeologa e artista fotografa svizzera, ha diretto campagne di scavo in Siria e in Turchia ed è stata Consigliere scientifico presso diverse istituzioni culturali. Numerose sono le sue pubblicazioni scientifiche e una decina le pubblicazioni di libri e cataloghi delle sue opere che ci fanno tornare nelle civiltà del passato talvolta solo con l’aiuto di un frammento. Ha esposto in mostre personali e collettive presso diverse gallerie e istituzioni tra Milano, Roma, Parigi e New York.

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